Armine Harutyunyan, la modella di Gucci sfida gli standard con la diversità
Il “caso” Armine Harutyunyan, modella di Gucci e bersaglio degli hater dello scorso mese, ci fa riflettere su un ideale assoluto di bellezza che non esiste.
Armine Harutyunyan, la modella 23enne di origine armena è stata per diversi giorni al centro di un forte dibattito mediatico caratterizzato da insulti e razzismo.
Tutto sembra iniziare con una fake news riguardo una presunta lista stilata dal direttore creativo della casa di moda Gucci, Alessandro Michele, sulle 100 modelle più sexy del mondo, tra le quali compariva appunto anche il nome di Armine. Nel giro di poche ore si è scatenato un vero e proprio ciclone mediatico che ha portato a mollo polemiche, insulti e una grande dose di sessismo e razzismo.
Le foto pubblicate sui suoi account ufficiali, in particolare su instagram, sul quale la modella pubblica foto che la ritraggono in situazioni di vita quotidiana, si sono riempite di commenti negativi relativi al suo aspetto fisico, alle sue sopracciglia troppo folte, al sul suo naso arcuato e sentenze sul fatto che Armine possa fare o meno la modella.
In realtà il caso di Armine Harutyunyan non è il solo. La lista di modelle dalla bellezza non convenzionale è molto lunga.
La moda da tempo ha iniziato a parlare con un altro linguaggio. Non si serve più di canoni estetici “classici” anzi, abbraccia la diversità come un fenomeno unico e ancora più sorprendente della bellezza stessa. Gucci in particolare sta facendo della diversità il vero mantra del brand. L’obiettivo delle sue scelte è quello di comunicare un messaggio che ha come morale quella di liberare le persone dai concetti, dai canoni, dalle idee e di renderli disposti al cambiamento e appunto alla diversità.
Tutto questo ci fa notare come la bellezza, da sempre argomento di dibattito, non sia caratterizzata da un modello unico, assoluto, anzi come essa sia soggetta al cambiamento delle epoche, della storia e della società e di come il mondo della moda, si sia fatto portavoce di un linguaggio che guarda al futuro senza stereotipi.
Un ideale di bellezza fluido, inclusivo che lascia spazio alla diversità; un ideale che sembra cambiare la concezione passata di bellezza tradizionale e assoluta.
Il percorso verso il cambiamento dei canoni estetici è iniziato da tempo nel mondo della moda e non saranno di certo gli hater sui social network ad impedire che faccia il suo tragitto fino ad arrivare a essere condiviso dalla maggior parte delle persone.
E voi cosa ne pensate, siete pronti ad abbandonare l’ideale di bellezza tradizionale e abbracciare il cambiamento?