Torniamo a parlarvi di moda con il linguaggio che più ci piace, più ci emoziona e più ci lascia esprimere. Quel linguaggio che è arte e comunicazione visiva.
“Spotted Crumbs” è nato con uno scopo, quello di dimostrare come la moda può rappresentare l’unica espressione per una donna apparentemente fragile e insicura di mostrarsi agli altri. Il suo unico intento, inizialmente, era quello di fuggire dagli occhi estranei, di nascondersi e minimizzarsi, ma, inaspettatamente, finisce per assumere un atteggiamento opposto.
Attraverso ciò che indossa, sente di voler sprigionare ed esibire la sua vera e intima bellezza, di voler osare e lasciarsi guidare da quegli abiti che incarnano significati profondi, che assumono carattere ed esplicitano ciò che le parole non riescono a comunicare.
Siamo immersi in uno spazio fuori dal tempo, dove la moda è l’unico riferimento e punto di certezza. In “Spotted crumbs” l’abito non è concepito come un involucro per colei che lo indossa, bensì come un racconto; un racconto che la protagonista usa per parlare di se stessa, delle sensazioni provate e per sprigionare la sua sensualità.
Jucca, Malìparmi, Schotch and Soda, Free People e Shop art, sono i brand che hanno permesso a questo progetto di prendere vita. Un progetto, che si è trasformato in una storia visiva, a cui ognuno può dare una personale versione e interpretazione.
Vivere la moda per raccontare chi siamo, questa è la morale della nostra storia; una storia che è anche la nostra realtà.